TRAMONTI DI SOPRA - Il monte Frascola: via pozze Smeraldine - aquila del Frascola - casera Chiampis - val Viellia

DATI
Lunghezza: 24.0 Km - Km sforzo: 43.6 Kmsf - Salita: 1962 m - Discesa: 1962 m - Dislivello totale: 3924 m - Altitudine minima: 1961 m slm - Altitudine massima: 420 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - Comunque la si voglia mettere, raggiungere la cima del monte Frascola risulterà una bella fatica, ampiamente ripagata in termini di paesaggi magnifici in ambienti wildeness, con un panorama mozzafiato dalla cima. Un percorso da pianificare bene, importante per lunghezza e dislivello, adatto per una giornata di primavera o d'autunno: d'estate alcuni tratti potrebbero risultare fastidiosamente inerbati e -viste le quote non particolamente alti- magati troppo caluroso. Noi abbiamo scelto di raggiungerlo tramite un anello orario: già così è molto impegnativo, in senso antiorario lo sconsiglieremmo. La via di accesso più semplice rimarrebbe quello con la salita per la val Viellia, quindi per i ruderi di casera Tameroz, o in alternativa per la forcella del Frascola.    
DESCRIZIONE - Trovato parcheggio a Tramonti di Sopra (420mslm) ci dirigiamo verso la piazza del municipio, quindi verso la benaugurante chiesa della Madonna della Salute da dove incamminarci lungo via Pradiel che è la porta di accesso per il Canal Grande di Meduna (sentiero CAI 386), di cui sono molto ben note ed indicate le pozze smeraldine. Il primo tratto d'asfalto si conclude poco oltre la frazione di Pradiel, oltre cui la strada continua sotto forma di comoda e larga mulattiera, che passa accanto alla sorgente Sgurlina, un capitello ed una croce commemorativa per raggiungere dopo il secondo chilometro le pozze smeraldine, dove la mulattiera termina per continuare a lato del torrente Meduna come comodo e largo sentiero. Il tratto che costeggia le pozze è davvero meraviglioso, soprattutto quando i rifelessi del sole evidenziano lo smeraldo dell'acqua. Nel tratto più panoramico degno di nota è un ponte Rusubet da cui volgendo lo sguardo in alto sulla destra compare ben evidente il profilo dell'aquila del Frascola. Il sentiero continua costeggiando il secondo tratto smeraldino (meno frequentato) per poi continuare con saliscendi a fianco del Meduna per raggiungere località Frassaneit di Sot, nei pressi della quale vi è il bivio (525mslm) in cui noi lasceremo il sentiero principale che prosegue come CAI 386 lungo il canale del Meduna, per salire a destra continuando lungo il CAI 386. Ci accorgeremo subito della differenza: se dalla partenza abbiamo fin qui percorso placidamente 5,5km (salendo 240 metri e scendendone 130) passeggiando in un comodo sentiero ora la musica cambia...il sentiero di fa più decisamente stretto, decisamente più pendente e probabilmente più inerbato...ci attende la salita che conduce alla forcella del Frascola che misura 3,8km in cui saliremo di 1000 metri (pendenza media 26%).
Il primo tratto è quello che mi è risultato meno soddisfacente: una salita di 3km (20%) fino a stalla Giavons (1053mslm, dove il proprietario ha recuperato un rifugio di fortuna) lungo un tratto di fresco e fitto sottobosco che attraversa i greti prima del rio La Fratta, quindi della parte bassa del rio Giavons (probabilmente asciutto), che attraverseremo nuovamente prima della stalla e dove con un pò di fortuna troveremo acqua, che peraltro potrebbe essere presente anche nel retro della stalla.
NOTA: le casere Giavons erano tre e quella toccata dal sentiero era detta "di mezzo": i sentieri che le raggiungevano da Tramonti di Sopra tramite casera Cualtramon e casera Abis, indicati come tracce nere su mappa Tabacco, erano utilizzati dai pastori.
Il secondo breve tratto (750 metri) sale più piacevolmente in una meno fitta faggeta (23%) e termina a quota 1230 nel terzo, in cui finalmente la traccia esce allo scoperto per risalire il canalone lungo il greto del torrente: sono 600 metri a pendenza del 50%, faticosi ma non difficili nè pericolosi, fino a giungere alla forcella del Frascola (1520mslm), precedentemente nota come Forca da li Crodis.
Da qui procediamo scendendo perdendo una cinquantina di metri di quota per innestarci andando a sinistra sul sentiero CAI 392 che sale da casera Chiampis: il sentiero (traccia poco evidente, ma bollinatura sempre presente) inizia a salire impegnativo nel sottobosco, quindi attraversa uno stretto taglio di mughi (che meriterebbe una ripassata) fino a portarsi dopo 600 metri ad una prima spalletta (1625mslm) in cui guarderemo ancora lontana la punta del Frascola.
NOTA: nella guida "Caserine Cornaget", Giorgio Madinelli suggerisce che "non è necessario scendere al bivio, ma dalla Forca del Frascola si va ad Ovest su traccia che diviene sempre più evidente, ben tagliata nella vegetazione. Dopo una cima molto panoramica (1546m) si scende incrociando il sentiero CAI 392. Questo collegamento richiede una manciata di minuti". In effetti questa variante permetterebbe di risparmiare una ventina di minuti e la relativa dose di fatica.
Dalla prima spalletta scenderemo per una comoda cengia erbosa per 200 metri fino alla base del canale (1600mslm) in cui per comodi passaggi erbosi tra mughi saliremo per altri assai faticosi 130 metri ad una seconda spalletta (1727mslm) in cui speriamo di essere arrivati ed invece dove guarderemo un pò preoccupati il canalone (origine del rio La Fratta) che ci toccherà risalire: in 200 metri ci portiamo (perdendo 25 metri) alla base del canalone, che da sotto pare meno temibile di come sembrava dalla spalletta. Lo risaliamo per l'ennesima ultima faticata salita guadagnando 170 metri e percorrendone 260 (pendenza media =65%) ed arriviamo alla terza spalletta (1873mslm), che finalmente è quella da cui possiamo accedere alla vetta. L'ultimo tratto sale tra rocce ed erbe senza particolari difficoltà e dopo una piccola insellatura ci accompagna dopo 200 metri (43%) in vetta al monte Frascola (1961 mslm), da dove il panorama è davvero notevole.
Rientrati alla spalletta di risalita procediamo circumnavigando il Frascola in senso orario iniziando a scendere dalla forcella della Madonna (1860mslm) per una facile discesa tra prati e pietre in un notevole ambiente alpino, tenendoci nella parte finale sotto le pareti Nord del monte fino a quota 1730: qui deviamo per prati verso il centro della valle e continuiamo la discesa fino a raggiungere i ruderi di casera Tamaruz (1517mslm).
La casera è circondata da rovi di lamponi, quindi per evitare gli spini conviene tenersi un centinaio di metri sulla sinistra e scendere lungo una breve e comoda canalina che poco sotto si ricongiunge alla traccia del sentiero. Purtroppo da qui fino a Chiampis la traccia sul terreno è quasi mai visibile e presente solo per brevi tratti, i segnavia CAI sono difficilmente individuabili (anche per passaggi tra prati) e conviene usare la traccia satellitare qui disponibile e buonsenso per trovare la migliore via di discesa. 
Una volta raggiunto il ricovero casera Chiampis (1236mslm), ci attendono ancora 8km di comoda discesa lungo la val Viellia lungo il CAI 377, intrattenuti dallo spettacolo che ci offriranno le sue acque: questo tratto è descritto in questo link
Arrivati alla partenza del sentiero nei pressi di località Maleòn, ci attendono li ultimi 1,4km per rientrare a Tramonti di Sopra.
        
Fondo del percorso