5° tappa: da Andreis a forcella Croce

Crucifera perenne alta fino a 40 cm, con rizoma a scaglie a forma di denti, da cui il nome Dentaria. Fusto non ramoso, angoloso, pelosetto in basso. Foglie caulinari alterne, le inferiori lungamente picciolate, con 5 segmenti digitati (pentaphyllos!!!), lanceolati, grossamente dentati. Fiori in corimbo, grandi, con petali purpureo-violetti. Cresce su boschi freschi a suolo profondo, faggete, forre umide.

Pianta conosciuta da tutti per le nocciole, che oltretutto sono un ottimo cibo per scoiattoli, topi, picchi, ghiandaie ed altri animali del bosco. E’ specie monoica, cioè ha fiori maschili e femminili sulla stessa pianta; i primi sono riuniti in amenti penduli a maturazione, mentre i secondi, che non si notano facilmente, sono delle piccole gemme rigonfie, con all’apice dei minuscoli stimmi piumosi di colore rosso porpora (2-3 mm). E’ un ottimo esempio di impollinazione anemofila; il vento scuote i rami e con essi le infiorescenze maschili, dalle quali fuoriescono nuvolette di polline giallo che si libra nell’aria, e poi va a cadere sugli stimmi delle piante vicine. Cresce su boscaglie, cespuglieti, terreni ricchi di sali. Nome locale: Noglàr

Albero con fogliame deciduo alto fino a 20 m, con chioma globosa, spesso irregolarmente divisa. Ben riconoscibile per le foglie strettamente lanceolate, con la pagina superiore con peli argentati e quella inferiore con fitta peluria bianco-sericea. E’ specie dioica come tutti i salici. Un tempo, ai capi dei filari delle viti si notava l’immancabile presenza di un salice che veniva ogni anno capitozzato, i cui rametti color giallo-uovo si usavano per legare i tralci delle viti; si trattava di S. alba subsp. vitellina, la cui presenza ormai è alquanto rara. Interessante anche la potente azione febbrifuga e antireumatica della salicina, un glucoside presente nella corteccia di quasi tutte le specie, dalla quale un tempo si estraeva l’acido salicilico. I salici hanno grande valore come specie mellifere, data la loro fioritura molto precoce. Amano crescere in ambienti acquitrinosi, sponde di corsi d’acqua, luoghi umidi e fangosi, ricchi di sali.