Sindrome metabolica

La sindrome metabolica è una costellazione di condizioni patologiche che sono frequentemente associate tra di loro: si è infatti riscontrato obesità viscerale, alterazioni della glicemia (diabete, ridotta tolleranza al glucosio, alterata glicemia a digiuno), ipertensione arteriosa (“pressione alta”) e dislipidemia mista (“colesterolo alto”) si presentano molto spesso insieme, quasi fossero una patologia unica.
Nella popolazione adulta americana la prevalenza della sindrome metabolica è di circa il 24%.
Si ipotizza che la resistenza all’insulina (ossia il fatto che le cellule sono meno sensibile all’azione di questo ormone) sia il fattore causale delle componenti la sindrome.
Nello sviluppo della sindrome, il peso corporeo ha un ruolo cruciale, essendo essa presente solo poco meno del 5% degli individui normopeso, nel 22% delle persone sovrappeso e nel 60% degli obesi.
Un fattore molto fortemente associato con la prevalenza della sindrome metabolica è l’inattività fisica: tanto più essa risulta bassa, tanto più aumenta il diffondersi della sindrome.
Infine la sua prevalenza aumenta con l’aumentare dell’età risultando del 25% nella fascia di età tra i 50 e 70 anni.
Negli USA si stima che nei prossimi decenni per la prima volta dopo secoli di incrementi l’aspettativa della vita sia destinata a ridursi, a causa della sindrome metabolica.