DESCRIZIONE: il percorso parte dal campanile della piazza di Dardago. Prendi la strada in parte alla chiesa, continua per la via della chiesa fino al bivio con via Rivetta, al bivio gira a destra e procedi su questa via che
costeggia il bosco, all’incrocio con la Pedemontana continua sempre dritto stando su via Rivetta. Dopo aver passato prima l’azienda agricola (dove hanno le mucche) troverete prima un bivio dove a lato c’è un crocifisso, lì continuate ad andare dritti. Dieci metri più avanti troverete un altro incrocio, dove davanti avrete un rudere, lì girate a sinistra e proseguite su quella strada. Al primo incrocio girate a destra e continuate su questa strada passando in parte a dei campi. Dopo di che arriverete davanti ad un altro bivio, qui dovrete andare dritti, ora alla vostra destra ci sarà la zona industriale di Budoia. Proseguendo vi ritroverete di nuovo la pedemontana davanti, qui andate sempre dritti passando in mezzo ai due spartitraffico che avete davanti a voi. Continuate dritti fino al secondo incrocio, qui girate a destra, e proseguite dritti fino a quando non sarete alla stessa altezza del campo sportivo di Budoia che è sulla destra (in pratica al primo incrocio andate dritti e fate questo anche alla rotonda. Dopo aver visto il campo sportivo, davanti a voi dovrebbe esserci una curva a sinistra, voi dovete proseguire per quella strada.
Andando avanti troverete una rotonda, dovrete prendere la prima uscita a destra e dopo circa 20 metri vi ritroverete davanti a Visotto, voi dovete passare sulla strada a sinistra in parte all’edificio. Poco dopo, vi ritroverete di nuovo davanti alla strada pedemontana, in questo caso dovete proprio prendere questa strada, quindi girate a destra fino alla rotonda e li prendete la seconda uscita, ora siete su via Parmesan, al primo incrocio andate dritti, invece al secondo andate a destra, e dopo pochi passi vi ritroverete di nuovo davanti al campanile di Dardago, proprio il punto da cuoi siete partiti.

Proposto da: Lucrezia Radici e Giacomo Buosi - Liceo Scientifico Elisabetta Vendramini