Forcella Dodismala da Inglagna

DATI
Lunghezza: 4.0 Km - Km sforzo: 10.6 Kmsf - Salita: 660 m - Discesa: 40 m - Dislivello totale: 700 m - Altitudine minima: 370 m slm - Altitudine massima: 964 m slm

Difficoltà:
Cammino: Media Nordic Walking: Alta Corsa: Alta Mountain Bike: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Per bambini autonomi
Anziani: Medio
Cani: Medio
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - Attraverso forcella Dodesmala sono transitati episodi rilevanti della storia bellica dell'Italia: Antonio Andreuzzi la percorse e ne trovò riparo a seguito dei moti di Navarons nel corso della Terza Guerra di indipendenza nel 1864. Dopo la disfatta di Caporetto fu risalita da un battaglione alpino in fuga da Tramonti di Sopra. Infine a seguito dell'incendo nazifascista di Barcis fu attraversata da un battaglione della resistenza in fuga dalla Valcellina. Raggiungerla è una facile e piacevole camminata di poco più di 4km con un dislivello di 650 metri. Dalla forcella è possibile continuare scendendo al lago del Ciul.    
DESCRIZIONE - Parcheggiamo nel piccolo abitato di Inglagna (357mslm) e ci incamminiamo lungo la strada principale verso la chiesetta oltre la quale la strada che decorre parallela al torrente Inglagna termina e continua come sentiero sulla sua sinistra orografica: ci troviamo sul CAI 393A, che risale comodamente la valle Inglagna senza particolari difficoltà fino a giungere al breve tratto di strada asfaltata (560mslm) che unisce le due gallerie che porterebbero a soinsirtra al lago di Selva e a destra al lago del Ciul. Fino a questo punto sarà possibile trovare acqua dal torrente, mentre più in alto non ne troveremo. Dopo essere passato accando ai ruderi di un casotto, il sentiero sbuca a ridosso dell'imbocco della galleria di destra: ci dirigiamo per una trentina di metri a sinistra verso l'altra galleria per trovare l'inizio della seconda parte del sentiero, all'inizio del quale è posta una targa a memoria di Antonio Andreuzzi.
La prima parte del sentiero misura 2,3km, mentre la seconda parte del sentiero misura 2,0km: essa segue in parte l'aveo del torrente Dodesmala è un pò meno battuta ed un pò più pendente anche se non risulta mai impegnativa
Poco dopo l'inizio transita a fianco dei ruderi della stalla Spinespes e poco oltre quelli della stalla de la Fusita (= vagina; indica un intaglio di cresta stretto e profondo).
Giungiamo quindi al bivio che a sinistra porta alla Claupa di Andreuzzi, mentre noi seguiremo a destra: poco oltre troveremo un piccolo manufatto di pietre, quindi saliremo lungo l'ultimo tratto del pendio che ci conduce a forcella Dodesmala (965mslm), ove è posizionato un piccolo capitello, sotto cui una freccia indica ancora la direzione per la Claupa di Andreuzzi (rifugio che ospitò Andreuzzi dopo lo scioglimento della banda armata di Navarons, dall'8 al 26 Novembre 1864, la cui ubicazione ci è stata tramandata grazie ai cacciatori della zona, unici a frequentare le selvagge pendici del monte Corda)


NOTA - Dopo lo scioglimento della Banda di Navarons, il capo degli insorti garibaldini Antonio Andreuzzi dovette rifugiarsi in un nascondiglio in attesa di un’ occasione per sfuggire agli austriaci riparando nel Regno d’ Italia. Tale nascondiglio non poteva che essergli offerto dalla morfologia aspra e labirintica delle “rupi del Dodismala” nella catena del monte Cuerda. Tale rifugio é una cavitá naturale che porta oggi il nome di Claupa di Andreuzzi (1150mslm)
Fondo del percorso