Monte Cimacuta: una salita abbandonata ed interrotta

DATI
Lunghezza: 3.3 Km - Km sforzo: 12.5 Kmsf - Salita: 923 m - Discesa: 33 m - Dislivello totale: 956 m - Altitudine minima: 905 m slm - Altitudine massima: 1805 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - Da Forni di Sopra la via più diretta per raggiungere la Cimacuta sarebbe un vecchio sentiero che sale verticalmente lungo al Costa di Cimacuta: mi aveva incuriosito e sono andato a vedere se fosse ancora agibile. Il sentiero in effetti ci sarebbe ma soprattutto nella parte più bassa numerosi alberi caduti ne impediscono la percorrenza anche se zigzagando un pò non ho trovato particolare difficoltà nel salire per il sottobosco, a parte di fatto di considerare che in circa la metà della salita la traccia non è visibile. Sostanzialmente si tratta di seguire una linea abbastanza rettilinea da cui di tanto in tanto tocca distanzarsi. La parte più alta è parzialmente ricoperta da pini mughi, anche se il passaggio (trovando la tarccia giusta) in effetti risulta ancora possibile fino in alto. Poiché ho individuato meglio i passaggi in discesa, parte del tutorial video riguarda tratti al di fuori della giusta via: ho ricostruito il GPX disegnando la via di salita a mio avviso migliore...per chi volesse provare sarà utile seguire la traccia satellitare scaricabile da questa pagina.     
DESCRIZIONE - Dal parcheggio di località Santaviela (salita seggiovia) ci dirigiamo verrso il torrente Tagliamento che attravresiamo in uno dei due ponti vicini e ci incamminiamo lungo la stradina sterrata dell'Anello di Forni: dopo circa un centinaio di metri individuiamo a sinistra l'imbocco del Truoi dal Von (CAI 371) che percorriamo per circa 800 metri fino a quando arriviamo nei pressi di un rugo dove un'ampia fascia di bosco risulta precipitata (credo in seguito a Vaia): valichiamo lo sfasciume di alberi seguendo la traccia che è stata ricavata e riprendiamo l'evidente sentiero. Dopo circa un centinaio di metri il sentiero fa una curva a gomito verso destra (circa 1055mslm): circa una decina di metri prima della curva con un pò di fantasia è possibile individuare una debole traccia più di calpestio che di sentiero che si immette nella foresta e zigzagando tra gli abeti sale in maniera via via più decisa. La salita originaria sale tenendosi sulla sinistra rispetto al canale dells fasciume di alberi, ma non sempre è percorribile in salita. Conviene quindi tenersi nel sottobosco e salire: la pendenza si fa via via impegnativa e anche se non sempre seguiamo tracce reaòli sappiamo che dobbiamo unicamente salire nella direzione più verticale per circa 800 metri. Circa a quota 1400mslm il sentiero decorre tra i mughi: in effetti anche se andrebbero tagliati, in effetti nel 2021 ancora il valico è risultato evidente ed in gran parte transitabile. Personalmente a quota 1600mslm avendo perso il passaggio ho preferito andare a sinistra in quallo che mi sembrava un comodo colatoio di ghiaia su cui sono slaito per un centinaio di metri, ma nella parte alta ho divuto reimmettermi tra i mughi ed attarvresarli non senza fatica fino a ritrovare il transito: ribadisco il consiglio di scaricare la traccia GPX che ho ricostruito e seguirla su un dispostivo satellitare. Insomma abbiamo fatto una salita bella pendente e faticosa, ma il problema viene dopo, ossia a quota 1800mslm, quando abbiamo già pregustao di toccare la croce della Cimacura che abbiamo intravisto: in sostanza alla fine del mugheto troviamo una frana che interrompe il sentiero per circa una trentina di metri. Frana non impossibile ma assai rognosa: in basso si vede il CAI 367...sembra vicino in realtà irraggiungibile. Pensare di valicarla da sotto mi è sembrato impossibile per via di un salto che si intarvedeva nella parte bassa della frana del canalone. Ho provato a risalire la canalina franata cercando un passaggio in alto, ma non me la sono sentito di transitare. Ho quindi provato a risalire un centinaio di metri il canalone da cui scendeva la frana che via via si restringe, ma arrivato a quota 1900mslm mi sono arreso: non so se continuando ci possa essere una possibilità di arrivare in cima (quota 2058mlsm), ma poiché mi sembrava improbabile (ma non impossibile...), ho desistito e sono rientrato sui miei passi. Peccato, perché per una trentina di metri di frana non ho potuto completare la salita: dubito che in futuro qualcuno si prenda la briga di ripristinare il tratto franato, ma se venisse messo in sicurezza chiedo di essere aggiornato...al momento sconsiglierei chiunque non sia attrezzato a dovere di provare a valicarla!  
Fondo del percorso