CIMOLAIS - Ponte Compol - casera Lodina - busa dei Vediei - forcella Duranno

DATI
Lunghezza: 16.9 Km - Km sforzo: 34.0 Kmsf - Salita: 1710 m - Discesa: 1710 m - Dislivello totale: 3420 m - Altitudine minima: 688 m slm - Altitudine massima: 2217 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - La prima parte fino a casera Lodina è tutta su sottobosco: poco prima della casera troviamo l'unico punto acqua. Dalla casera in poi una bellissima prateria erbosa ci conduce prima a forcella Lodina poi nella lunga e straordinaria prateria alpina della Busa dei Vediei. Le cose si fanno impegnative dopo la fine della Busa, nel tratto che segue "Il Portellin". Alta probabilità di incontrare camosci e stambecchi. 
DESCRIZIONE - Ci incamminiamo da Ponte Compol (729mslm) lungo il CAI 374 che decorre a fianco il torrente Compol: mezzo litro di acqua dovrebbe bastare per raggiungere l'unica successiva fonte d'acqua che incontreremo poco prima di casera Lodina. Il sentiero decorre per il primo tratto su sottobosco prima di faggio poi con l'aggiunta di abeti ("le lastre"), salendo in modo non particolarmente impegnativo (18%) per i primi 3 km. 
La traccia esce parzialmente dal bosco in corrispondenza di alcune piccole pozze dove attraversa un piccolo prato e giunge alla confluenza con la salita del sentiero dedicato Valentino Lucchini (assai impegnativo: sale da Cimolai nei pressi del campeggio) e continua fino a raggiunege in breve una piccola sorgente (1515mslm) in corripondenza di una grande vasca, da cui sarà utile raccogliere acqua: intavediamo il tetto di casera Lodina che si posiziona all'interno di un grande prato alpino a quota 1567mslm. 
Da dietro la casera saliamo attraverso il grande anfiteatro erboso e denso di fiori in direzione del bivio (1840mslm) che si trova subito sotto a forcella Lodina (1860mslm), da cui si scenderebbe verso passo San Osvaldo lungo il CAI 374A.
Al bivio ci teniamo a destra seguendo il CAI 374 che decorre in una sorta di lunga valletta pratosa e ben fiorita, denominata Busa dei Vediei, fino a portarci sotto le pareti delle cime Centenere: qui il sentiero gira verso destra ed decorre lungo un traverso leggermente rovinato dalle slavine fino allo spigolo dietro la cui curva apparirà maestosa la cima del Duranno in tutto il suo splendore. 
Dopo essere transitati sotto la prima cima delle Centenere passando sul suo versante Est poco sotto la cresta, incontreremo a seguire "il Portellin" (2250mlsm), due colonne che da lontano sembrano una sorta di porta di pietra.
Qui incontriamo l'unico tratto in qualche modo complesso: i segnavia CAI indicano di passare sotto la cresta stando sul versante Ovest ed in effetti in salita il tratto è impegnativo (1° grado), ma non presenta particolari problemi e ruota attorno ad una seconda cima delle Centenere. Diverso discorso al rientro la discesa: in questo passaggio la traccia ufficiale mi è sembrata particolarmente insidiosa, per via di una sabbia indurita e scivolosa su pietre alquanto instabili, per cui consiglierei di passare seguendo la cresta della cima, che mi è sembrata molto più sicura. Valicato questo tratto il sentiero si riporta sotto la cresta decorrendo lungo il versante Est e giunge agevolmente a forcella Duranno (2217mslm), dopo esser transitato sul versante Est della terza cima Centenera (2295mlsm). L'ultimo tratto, come pure la vista dalla forcella è qualcosa di davvero notevole!
Il rientro avviene lungo la stessa percorrenza dell'andata, con l'unica precauzione nei pressi de "il Portellin" di cui sopra 
Fondo del percorso