CIMOLAIS - ponte Compol - Bivacco Greselin - forcella Compol - forcella dei Cacciatori - pian Fontana

DATI
Lunghezza: 6.6 Km - Km sforzo: 13.3 Kmsf - Salita: 675 m - Discesa: 1720 m - Dislivello totale: 2395 m - Altitudine minima: 670 m slm - Altitudine massima: 2450 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - Seconda parte di un grande anello per escursionisti molto esperti ed allenati, che parte dal bivacco Greselin lungo un percorso che per raggiungere il quale non presenta particolari difficoltà pur presentando pendenze di salita notevoli, mentre dal Greselin in poi non vi sono tracce di sentiero evidenti, per cui sarà molto utile avere un satellitare per la rarità della bollinatura in particolare fino a forcella Compol, per arrivare alla quale vi è un breve passaggio alpinistico un pò esposto di 1-2° grado; la discesa da forcella Cacciatori è discretamente bollinata ma davvero molto impegnativa e presenta una seconda possibile insidia rappresentata da un grande nevaio, il cui attravresamento richiede specifica attrezzatura se il fondo è duro, salvo volerlo circumnavigare dall'alto. Per gli amanti dell'alpinismo la via di salita alla Cima dei Preti da Forcella Compol è quella "per cresta di Sud Est" aperta nel 1891, mentra la salita dal retro del bivacco Greselin è la "via comune o normale da Sud" aperta nel 1874 da Holzman, primo a raggiungere la cima. Per arrivare alla forcella Compol l'itinarario preferibile sembra allo scrivente quello da pian Fontana (o pian de Thaina) anzichè quello da ponte Compol.

 
La prima parte da località Compol fino al bivacco Greselin è descritta a questo link: https://www.curaticonstile.it/it/percorso/783/bivacco_greselin_e_cadin.html

DESCRIZIONE - Guardando l'ingresso del bivacco Greselin ci dirigiamo a destra sulla conca da cui nei periodi più piovosi nasce una sorgente d'acqua (viceversa una vonte d'acqua la possiamo trovare una ventina di metri davanti e sotto il bivacco) dove possiamo trovare i resti di alcuni segnavia rossi e azzurri oppure bollini rossi: ci portiamo ad una sessantina di metri più in alto proprio sotto l'alto paretone e saliremo a destra fino a raggiungere un tratto pratoso, su cui scenderemo per pochi metri fino a segurie a sinistra la discesa che tramite un breve canalino conduce nei pressi del torrente (potrebbe essere una delle ultime fonti d'acqua prima della forcella Compol), che andremo a risalire per un tratto lasciandoci seguire dai segnavia che ad un certo punto virano a destra e ci conducono ad una piccola forcella da cui scendiamo con cautela visto la notevole pendenza delle stessa. La parte finale del canalone di discesa presenta un salto di circa 7-8 metri che sarebbe fattibile in salita, mentre trovandoci in discesa è necessario utilizzare la scomoda ed un poco esposta cengia che passa sotto la parete, ma che attravresando lentamente a carponi non presenta particolari difficoltà (secondo alcuni noto come "passo del gatto").
Dalla base della discesa andremo a sinistra per un tratto che risale il greto di un torrente fino circa a quota 2100mslm, quando troveremo delle indicazioni rosse che ci invitano a virare a destra lungo un tratto traverso in salita più agevole (35% media) per circa 450 metri fino quando a quota 2300mslm gireremo a sinistra lungo un tratto obliquo che dopo 260 metri (50%) ci condurrà a forcella Compol (2450mslm), che si trova stretta tra le due vicine cime ossia punta Compol 2548mslm (arrivando, sulla sinistra) e cima dei Cantoni  2512mslm (sulla destra).
La traccia di sentiero della parte iniziale della discesa è pressoché insesistente a causa della franostità del fondo ghiaioso: scendiamo con cautela i primi 100 metri, tenendoci sul lato di destra fino a quando l'assai utile bollinatura rossa ci tornerà di grande aiuto. Mano a mano che si scende la difficoltà diminuisce, rimanendo comunque impegnativa fino a circa quota 2200mslm, dove troviamo un bivio in cui possiamo scegliere se raggiungere la vase della val dei Frassins andando a sinistra (attraverso forcella dei Cacciatori) o a destra (lungo la val dei Cantoni): noi abbiamo scelto la via di sinistra illudendoci che sarebbe stata la via più comoda. In realtà dalla forcella (circa 2100mslm) la discesa è forse ancor più impegnativa ripetto alla discesa dalla Compol, alquanto verticale e con la presenza di numerosi canalini alcuni dei quali è consigliiabile evitare, non perdendo quindi mai il contato con l'indispensabile bollinatura, almeno fino ad arrivare nei pressi del nevaio (circa quota 2000mslm) nei pressi del Cadinut del Drap. Per quanto riguarda l'attravresamento del nevaio è necessario porre una particolare attenzione alla sua consistenza in quanto qualora fosse dura/ghiacciata è sconsigliabile attravresarlo senza l'idonea attrezzatura, quindi varrà la pena perdere una decina di minuti per circumnavigarlo da sopra, che peraltro in ogni caso si rivela essere la via più comoda.
Dalla base del nevaio individiuamo un bivio in cui a sinistra potremmo continuare in direzione della forcella dei Drap (cosiddetta via dei Triestini) oppure scenere a destra in direzione della val dei Frassins, transitatndo a fianco del ruscello che origina dal nevaio, che peraltro presente pozze e canali scavati nella roccia davvero particolari e suggestivi. Il sentiero si presenta impegnativo ma ben individuabile e percorribile anche grazie ai resti di una vecchia bollinatura CAI che ci  condurrà fino alla confluenza (1200mslm) con il CAI 390 che a sinistra sale lungo la val dei Frassins in direzioni delle casere Laghet de Soto e de Sora, mentre noi scenderemo a destra in direzione di pian Fontana (o pian de Thaina), che raggiungeremo lungo un tratto che dopo quello che abbiamo finora percorso ci sembrerà una passeggiata.
Fondo del percorso