CIMOLAIS - valle Monfalcon di Cimoliana - forcella del leone - Bivacco Marchi Granzotto - forcella del Cason - forcella Urtisiel - casera Valbinon - caseruta dei Pecol

DATI
Lunghezza: 16.5 Km - Km sforzo: 35.0 Kmsf - Salita: 1850 m - Discesa: 1850 m - Dislivello totale: 3700 m - Altitudine minima: 1180 m slm - Altitudine massima: 2290 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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Poco frequentata, la valle Monfalcon di Cimoliana vale davvero la pena di essere transitata in direzione della forcella del Leone, che immette nell'alta valle Monfalcon di Forni, dove si trova in un luogo davvero incantevole il bivacco Marchi Granzotto e da cui sarebbe agevole rientrare: per gli amanti del lungo, del bello e del difficile invece propongo di prosegurie alla forcella del Cason, da dove la discesa soprattutto nella parte alta è da escursionisti esperti
Partiamo da pian di Meluzzo (1176mslm) e ci dirigiamo al vicino rifugio Pordenone (1249mslm), da dove inizieremo il sentiero CAI 349 che dopo un breve traverso di collegamento si immette nella valle Monfalcon di Cimoliana, partendo da quota 1280mslm. Saliremo su un sentiero che decorre dentro ed ai lati di un torrente che troveremo probabilmente asciutto lungo una traccia non molto frequentata, ma ben segnalata e mediamente impegnativa (30%) fino a giungere dopo 2km a quota 1865 nei pressi dell’inizio del sentiero dismesso che attraverso forcella Cimoliana si dirigeva nei pressi del Campanile. Dal bivio proseguiamo ancora per 1,5 nella parte alta della valle, che offre panorami davvero notevoli sulla parte più spettacolare e selvaggia del Parco delle Dolomiti Friulane: giungeremo alla forcella del Leone (2290)
Troveremo acqua nel tratto dal bivio verso forcella Cimoliana fino a circa quota 2000: sarà utile arrivare alla forcella perché successivamente potremo non trovarne per un lungo tratto.
Dalla forcella scendiamo agevolmente fino a raggiungere dopo 350metri il bivacco Marchi Granzotto (2170mslm), appollaiato nei silenzi di uno dei luoghi più belli del Friuli Venezia Giulia.
A 350 metri dal bivacco in direzione Est è possibile raggiunge un’evidente sorgente di acqua da nevaio, che però soprattutto nella seconda metà dell’estate potrebbe essere asciutta.
Dal bivacco seguiamo il sentiero CAI 342 che in poche centinaia di metri raggiunge forcella del Cason (2195mslm) da cui inizia una discesa insidiosa soprattutto nella parte più alta lungo un canalone ghiaioso e su rocce friabili: perderemo 530 metri di quota fino ad incontrare il bivio con l’anello di Bianchi, quindi altri 130 metri fino ad incontrare un secondo bivio (1580mslm), dove terminerà la nostra discesa poiché gireremo a destra per immetterci sul CAI 361 in direzione di forcella Urtisiel. Dal secondo bivio consideriamo che in caso di bisogno ci troviamo nei pressi del rifugio Giaf (1400mslm), raggiungibile in 600 metri di distanza e 130 di discesa.
Il sentiero di salita alla forcella Urtisiel passa sotto la notevole forcella dei Pecoli e dopo un transito su una selletta entra nel successivo vallone della costa Urtisiel: una salita non particolarmente impegnativa su sentiero ben segnalato che giunge a forcella Urtisiel a quota 1985mslm, da cui entriamo nel cosiddetto Truoi dai Sclops (sentiero delle genziane).
Dopo una breve discesa inziale entriamo in un traverso di circa 1,5km, da cui sulla destra ammireremo l’intera Val Binon e più in basso la val Cimoliana, fino a giungere al bivio con il CAI 369 (che prosegue a sinistra) in prossimità del ricovero casera Valbinon (o Valmenon), a quota 1778mslm, un rifugio aperto nel periodo estivo.
Da qui inizia la fase di rientro e seguendo il CAI 361 giungeremo nei pressi della caseruta dei Pecol (1370mslm), quindi accostandoci o decorrendo entro il torrente dopo altri 2,2km arriveremo al bivio (1200mslm) con il CAI 362 (diretto nella valle dell’Inferno): una comoda mulattiera ci farà giungere dopo 1 km nei pressi della casera di Meluzzo (1177mslm) e dopo gli ultimi 700 metri concluderemo il nostro anello nel punto da cui eravamo partiti.
Fondo del percorso