CIMOLAIS - pian Fontana - Casera Laghet de Sora - forcella del Frate - casera Cavalet - forcella par Vedorcia - forcella Pian dei Laris - forcella Spe - forcella Pedescagno

DATI
Lunghezza: 22.0 Km - Km sforzo: 46.0 Kmsf - Salita: 2400 m - Discesa: 2400 m - Dislivello totale: 4800 m - Altitudine minima: 930 m slm - Altitudine massima: 2223 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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Un gran bel giro, dedicato agli amanti delle lunghe distanze, che attraversa 5 forcelle molto diverse tra di loro: il frate che vigile sull'omonima forcella si gode un panorama davvero spettacolare, come pure quello dalla forcella par Vedorcia e dalla sabbiosa Spe.
La casera Laghet de Sora e la Cavalet potrebbero costituire un utile ricovero di appoggio per chi volesse frazionare questo lungo anello.
 

La partenza è a Pian de Thaina noto anche come Pian Fontana a 940 mslm, dove potremo lasciare la vettura.
Attraversiamo il torrente oltre il quale andiamo a cercare l'inizio del sentiero CAI 980, che inizialmente sale come mulattiera, che termina nei pressi di un bivio tra CAI 356 - CAI 390 (a 1013mslm): il CAI 356 sale in direzione di forcella Spe lungo la valle di Santa Maria, ma risulta assai impegnativo ed in non buono stato di manutenzione.
Procediamo a sinistra lungo il CAI 390 mentre la comoda mulattiera si trasforma in comodo sentiero che procede fino a giungere a destra nei pressi di un torrente (rio dei Frassins), che a quota 1290 mslm offre la possibilità di attingere aqua nei pressi di un suo attraversamento.
Da qui inizia un tratto più impegnativo che sale fino ala decadente casera Laghet de Soto (1580mslm) entrando nella parte più bella della val dei Frassin: da qui mancheranno ancora 1,2km per raggiungere a quota 1841 mslm la casera ricovero Laghet de Sora (1871mslm).
Dopo un centinaio (1900mslm) di metri lasceremo sulla destra il sentiero da cui scenderemo da forcella Pedescagno e dopo altri 250 metri lasceremo a sinistra la traccia alpinistica diretta alla Cima dei Preti
Poco oltre troveremo almeno 3 utili punti di fresca acqua da cui attingerne per poi procedere in direzione della forcella del Frate o dei Frassins, che è quella in alto a destra con un particolare pinnacolo sulla destra, appunto considerate il frate guardiano della forcella, da cui il nome: la forcella si trova a 2207mslm ed è stretta a destra da cima Sella (2334mslm), mentre più avanti sulla sinistra possiamo notare la cima Gea (2312mslm), con le sue particolari porte, meglio visualizzabili dalla salita alla successiva forcella.
Scendiamo abbastanza agevolmente lungo il CAI 365 in direzione del pianoro su cui sta appollaiata casera ricovero Cavalet (1991m) che dista 1,2km e dove troveremo una piccola sorgente d’acqua, che sarà l’ultima possibilità di trovare acqua prima di rientrare a casera Laghet de Sora e da cui sarà importante ripartire con serbatoi pieni.
Subito dopo la casera troviamo il bivio tra CAI 365 (che scende in direzione del Cadore via forcella per Caralte) ed il CAI 372 che sale su un comodo pendio erboso a destra del monte pera (2334 mslm) per u tranno non molto evidente, ma intuitivamente facile in direzione della forcella par Vedorcia, che raggiungeremo a quota 2223mslm, da cui potremo godere un panorama davvero spettacolare.
Dalla forcella scenderemo con cautela almeno per il primo tratto, insidioso per il fondo sabbioso inizialmente leggermente ripido, fino a raggiungere il lungo travreso che passa sotto la forcella della val Misera (sulla destra), fino a raggiungere la confluenza nel CAI 355, su cui ci immetteremo entrando nella pratosa forcella del Pian dei Laris (2019mslm) e da cui volgendo lo sguardo indietro potremmo ammirare cima Spe (2314mslm). La forcella erbosa si conclude in una discesa su una canalina ghiaiosa in cui la traccia ed i segnavia sono raramente visibili: in assenza di satellitare si tratterà comunque di scendere il canale che non presenta particolari difficoltà mirando in lontananza al rifugio Tita Barba, verso i sottostanti prati di Campo Scorz, da cui ci immetteremo su una comoda mulattiera che in poche centinaia di metri ci conduce al bivio (1830mslm) a Nord del rifugio, ove vireremo a destra in direzione di forcella Spe, seguendo ora il CAI 350, uno splendido tratto di sentiero che dal bosco si immette nel Cadin degli Elmi, dalla cui ghiaia saliremo a forcella Spe (2044mslm).
Arrivati alla forcella vediamo una prima evanescente traccia che si dirige verso bivacco Gervasutti (CAI 389): ve ne dovrebbe essere un’altra che parte da più in basso dal versante della valle di Santa Maria, ma nel 2019 non l’abbiamo individuata. Scendiamo con grande cautela l’assai scivoloso pendio iniziale di forcella Spe sul versante Sud dal lato della valle di Santa Maria fino a raggiungere il bivio (1940mslm) tra CAI356 e CAI389, che seguiremo decorrendo un piacevole tratto tra i prati ed i mughi della val Misera, facendo attenzione a non perdere le rare ma sempre presenti tracce dei segnavia CAI.
Scollineremo ad una forcelletta tra la val Misera e la val dei Laris, dopo la quale putroppo dovremo scendere con cautela di circa 150 metri lungo una canalina, fino ad individuare sulla destra la traccia del lungo traverso che attraversa la val dei Laris fino all’antiforcella della forcella Pedescagno (1924mslm), che raggiungeremo dopo circa 200 metri e da cui percorreremo con attenzione l’ultimo tratto di traverso che decorre sotto cima dei Frassins: il fondo è di sasso e la traccia è percorribile ma spesso rovinata dalle intemperie del meteo.
Raggiungeremo infine la casera Laghet de Sora, da cui eravano già transitati: acqua ne troveremo in abbondanza  a circa 400 metri in direzione forcella del Frate, oppure scendendo per 200metri in un minuscolo rigagnolo.
Da qui il percorso segue le stesse orme già calpestate durante l’andata

ANNO 2019

Fondo del percorso