GORIZIA - il monte Sabotino dalla Transalpina (Pot Miru - Sentiero della Pace)

DATI
Lunghezza: 13.8 Km - Km sforzo: 19.6 Kmsf - Salita: 580 m - Discesa: 580 m - Dislivello totale: 1160 m - Altitudine minima: 133 m slm - Altitudine massima: 609 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Difficile
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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Relazione a cura di: Ciro Antonio Francescutto
Relazione aggiornata a: 2010
CARATTERISTICHE - Salire sul monte Sabotino non è solo un'esperienza escursionistica ma anche un passaggio indispensabile per chi vuole conoscere la geopolitica della Prima Guerra Mondiale, in particolare le 12 battaglie dell'Isonzo che qui si combatterono tra il 1915 ed il 1917 e che causarono la morte di centinaia di migliaia di giovani soldati: camminare sulla cresta del Sabotino consente di capire perché questa zona contesa sia stata così importante.
DESCRIZIONE - Dal piazzale della Transalpina si oltrepassa il confine e guardando la bellissima stazione feroviaria ci si dirige a sinsitra in direzione dell'abitato di Salcano, passando a fianco del vecchio confine presso vai Monte Santo, quindi proseguendo lungo la strada principale; a 1,7 km della partenza poco prima della piazzetta di Salcano noteremo sulla sinistra una stradina che si dirige verso il Soca Funpark, seguendo la quale dopo avere oltrepassato la linea ferroviaria scenderemo fino a lambire il corso del fiume Isonzo/Soca, quindi prroseguendo alla sua destra lungo un sentiero che appena poco sotto il grande ponte stradale devia a destra per risalire e raggiungere dopo 200 metri (15%) la minuscola stazione di Salcano, oltre la quale giungeremo nel parcheggio adiacente alla strada principale e da cui ci dirigeremo verso l'alto ponte stradale. Oltrepassato il ponte noteremo sulla sinistra un'segnale rosso che la salita posteriore del monte Sabotino, che effettueremo però in discesa: procediamo oltre e dopo un centinaio di metri lasceremo sulla sinistra anche l'ingersso alla pista ciclabile che conduce a Plave, per continuare lungo la carreggiata per circa 250 metri fino a quando nei pressi del primo tornante individueremo sulla sinistra il segnavia da cui inizia il sentiero anteriore di salita (215mslm), ben segnalato da una bollinatura biancorossa. Dopo 170 metri da subito impegnativi (35%) il sentiero attraversa definitivamente la strada e sale lungo una scaletta: giungeremo alla bellissima cresta del Sabotino dopo 1,3km (26%) con una prima parte un pò più impegnativa rispetto a quella finale: a quota 560mslm raggiungeremo uno spaizzo in cui è stata posizionata una immensa scritta realizzata accumulando pietre che inneggia al maresciallo Tito (NAS TITO; visibile da sotto). Poco dopo avere raggiunto la cresta troveremo i ruderi della bellissima pluribombardata chiesa di San Valentino, da cui la vista sulle sottostanti città di Gorizia e Nova Goriza è davvero notevole; oltrepassato l'Isonzo con lo sguardo noteremo sulla desra il colle del calvario, mentre sul versante Nord è perfettamente visibile il monte Santo con il suo santuario apicale, infine ad Est si staglia il più modesto profilo del San Gabriele, ossia tutti i luoghi dove si combatterono le battaglie dell'Isonzo. Dalla chiesa alla cima il sentiero sale debolmente (7%) in cresta lungo un tratto delimitato dai cippi del confine italo-sloveno: anche dalla cima (609mslm) il panorama è davvero notevole: oltre ai luoghi già citati, da segnalare il collio Goriziano, il decorso dell'Isonzo e nelle giornate più limpide anche le sue foci ed il mare nei pressi di Monfalcone. Proseguendo lungo la cresta raggiungeremo dopo 450 metri (-10%) il rifugio del Sabotino, davanti al quale vi sono i resti ben conservati di una trincea. Una decina di metri prima di scendere al rifugio, sulla destra il sentiero continua lungo il versante posteriore: il primo tratto è molto interessante perché attraversa cunicoli ed anfratti, oltre i quali il muso all'aperto continua con le postazioni del fronte austroungarico. Da lì inizia la discesa lungo il versante posteriore, un pò più impegnativo nella parte alta e via via più semplice con il calo di quota: il tratto su sentiero misura 1,8km (-24%) e si conclude sulla ciclovia Solkan-Plave su cui ci immetteremo andando a destra e proseguendo per 1,8km fino a passare sotto il grande ponte, oltrepassato il quale subito dopo sulla destra saliremo su una scaletta che ci condurrà sulla strada principale. Oltrepassato l'Isonzo, proseguiremo a destra lungo la strada principale che dopo avere attraversato Salcano ci ricondurrà alla stazione Transalpina di Nova Goriza
Fondo del percorso