Vito d'Asio - Chiesetta della "Madonna della Neve" e "Troi dai Asìns"

DATI
Lunghezza: 4.9 Km - Km sforzo: 9.1 Kmsf - Salita: 420 m - Discesa: 420 m - Dislivello totale: 840 m - Altitudine minima: 379 m slm - Altitudine massima: 767 m slm

Difficoltà:
Cammino: Media Corsa: Alta
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Vita in più
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Descrizione del percorso - Dal piazzale della chiesa di Anduins si sale a sinistra, alle spalle del campanile, fino alla sommità del Borgo di Sopra dove una gradinata in cemento ci porta all’inizio della caratteristica mulattiera acciottolata (cartello “Strada di Mont”) che, con pendenza moderata e costante, si immette nel bosco e risale le pendici meridionali della Mont di Anduins. Superati alcuni tornanti si giunge ad un primo punto panoramico con vista sulla piana di Casiacco e il basso corso dell’Arzino. Arrivati al bivio di quota 633 (cartello “Spignons”) prendiamo a destra e, sempre su fondo lastricato, giungiamo a un successivo bivio (cartello “Gleseuta” posto in direzione contraria al nostro senso di marcia) oltre il quale il sentiero prosegue fra due muretti di sassi, con pendenza più attenuata: qui abbandoniamo la mulattiera, che riprenderemo poi al ritorno, per salire a destra guadagnando in breve la sommità dell’altura dove sorge la chiesetta della Madonna della Neve (m. 765). Dopo una doverosa sosta per una visita al piccolo luogo di culto (all’interno libro delle firme) il nostro itinerario continua alle spalle della chiesetta scendendo per pochi metri fino in prossimità di un edificio in rovina, che un tempo ospitava la vecchia teleferica per il trasporto del latte, dove ha inizio il “Troi dai Asìns” (cartello e segnavia giallo-blu) un breve percorso in quota, di recente apertura, che collega la chiesetta al punto panoramico detto “Somp Čuc”. Il “Troi dai Asìns” è stato realizzato con l’intenzione di rappresentare il percorso fatto dagli “Asìns” e dagli emigranti friulani a cercare lavoro e fortuna “ator pal mont”.
Percorriamo quindi il tortuoso ma ben segnalato sentiero all’interno del bosco, che in questo punto è particolarmente fitto, e dopo aver superato i resti di una vecchia fornace (utilizzata per la preparazione della calce servita alla costruzione della chiesetta), giungiamo allo spettacolare pulpito panoramico di “Somp Čuc” da dove è possibile godere di un panorama eccezionale sull’abitato di Anduins e sull’intera pianura friulana fino al mare. Qui è stato recentemente eretto anche il monumento “La Mari dal Friûl” dedicato alla donna friulana; l’opera, in fase di ultimazione, sarà arricchita con un mosaico realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Procediamo ora scendendo dal dosso di “Somp Čuc” in direzione Nord (qualche decina di metri di discesa piuttosto ripida all’interno del bosco) fino al sottostante prato dove (a sinistra) troviamo la carrareccia parzialmente inerbita che ci porta alle case di “Fagel”. Lungo la rotabile di servizio alla borgata giungiamo in breve al bivio dove sulla destra arriva la strada cementata di collegamento fra l’altopiano della Mont e l’abitato di Vito d’Asio. Noi invece svoltiamo a sinistra riportandoci in breve sulla mulattiera che, superato uno stretto passaggio fra le ultime due case del borgo (indicazioni per la chiesetta), ci riconduce al bivio dove l’avevamo lasciata salendo. Da qui rientriamo ad Anduins per lo stesso percorso dell’andata.
Note: si tratta di un percorso facile e privo di difficoltà, adatto anche a chi non è particolarmente allenato, visto il moderato dislivello e il limitato sviluppo chilometrico. Qualche attenzione è richiesta nella discesa dal dosso di “Somp Čuc” nel caso di fondo umido che, data la pendenza, potrebbe rivelarsi scivoloso. Itinerario molto gratificante per l’incantevole panorama offerto da questo “pulpito” sulla bassa valle dell’Arzino e sull’intera pianura friulana e che, nelle giornate più terse, può spaziare dal Carso ai Colli Euganei. Meritevole di particolare attenzione anche la pavimentazione (“clapadoria”) della mulattiera che da Anduins sale fino alla Mont, autentica opera d’arte costruita con sapiente bravura nel corso del primo dopoguerra e ancora oggi in ottimo stato di conservazione: un cippo lungo il percorso ne ricorda la realizzazione nell’anno 1922.

Storia, cultura, tradizioni e curiosità
La Chiesetta della Madonna della Neve è stata edificata dagli abitanti di Anduins, alla fine del secondo conflitto mondiale, a scioglimento di un voto fatto nel 1944 per chiedere che il paese venisse risparmiato da un bombardamento. Ospita ogni anno, nel primo fine settimana di agosto, una suggestiva festa popolare: la “Fiesta di Mont”.