Andreis Nordic Walk Park - Scout basso (Blu)

DATI
Lunghezza: 5.3 Km - Km sforzo: 8.6 Kmsf - Salita: 329 m - Discesa: 329 m - Dislivello totale: 658 m - Altitudine minima: 400 m slm - Altitudine massima: 518 m slm

Difficoltà:
Cammino: Bassa Nordic Walking: Media Corsa: Media
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Per bambini autonomi
Anziani: Medio
Cani: Semplice
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - percorso facile, ben indicato con segnavia di colore blu

PARTENZA: capannetta di legno/bar situata sulla strada provinciale per Andreis, circa 500 metri  prima di entrare nell'abitato. Possibilità di parcheggio in zona.

DESCRIZIONE: spalle al Training Center, percorri la strada asfaltata e subito la salita in acciottolato che si reca in paese. Il percorso evita la gradinata finale per condurti a destra sino al borgo di Sott’Anzas su strada asfaltata. Giunto al borgo, nei pressi di una piccola chiesa, la segnaletica ti invita a scendere verso destra, attraversa il ponte. Il sentiero piuttosto dissestato si dirige al torrente e poi se ne allontana per immergersi in un bosco. Con una facile salita talvolta con scalini ben distinti, ti addentri in una pineta dal morbido sottosuolo. Scendi verso il rigolo affluente del Susaibes e attraversa il ponticello di legno. Sali un po’ fino allo sterrato che guida sulla sinistra alla base Scout, ove tu invece prosegui a destra, attraversando presto un torrente grazie al ponticello quasi “tibetano”. Risali parallelo il torrente in salita finché sulla destra termini su di un sentiero. Attraverso una silenziosa pineta sulla destra raggiungi la prima casa di Bosplans e l’asfalto. Ora ti trovi orientato ad Ovest, che sarà la tua direzione per il ritorno. All’incrocio lascia il borgo a sinistra e scendi per la strada fino al sentiero che parte a destra, nei pressi dell’indicazione su legno della Base Scout. Lo sterrato su cui ti trovi si ricollega al ponte “tibetano” dell’andata e da qui il ritorno è il medesimo dell’andata. 

Descrizione a cura di: Annamaria Fabris.