FORNI DI SOPRA - bivacco Francescutto "casera" - Pian delle Streghe - cima Bivera - cima Clap Savon

DATI
Lunghezza: 8.2 Km - Km sforzo: 18.5 Kmsf - Salita: 1030 m - Discesa: 1030 m - Dislivello totale: 2060 m - Altitudine minima: 1718 m slm - Altitudine massima: 2474 m slm

Difficoltà:
Cammino: Esploratore
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
-
Vita in più
-
ore

Visualizza tabella degli alimenti

Relazione a cura di: Ciro Antonio Francescutto
Relazione aggiornata a: agosto 2024

CARATTERISTICHE - La “via delle Streghe Alpine” potrebbe essere il nome più adatto per descrivere questo percorso, che recupera una traccia dismessa che collegava per via diretta la “casera” al Pian delle Streghe ed alla forcella del Bivera: un percorso caratterizzato da una costellazione davvero notevole di stelle alpine che raggiunge un luogo fatato, ma paradossalmente definito come “delle streghe”. Non troveremo acqua durante la percorrenza. 

Il percorso per raggiungere da Fornoi di Sopra la "casera" Bivacco Francescutto è descritto a questo COLLEGAMENTO.

DESCRIZIONE - Dall’angolo di NordEst del recinto della casera bivacco Francescutto (1748mslm), usciamo per un breve tratto di prati fino ad individuare l’evidente traccia biancorossa del CAI 213, che contrariamente a quanto indicato in mappa Tabacco rimane un pò più alta, seguendo invece la traccia del sentiero descritto come dismesso e tratteggiato in nero. Il sentiero giunge dopo 600 metri ad attraversare un ghiaione (1820mslm) che scende dalla parete Sud del Clap Savon e dopo il quale transitiamo per un comodo taglio di mughi pressoché orizzontale, iniziando a scrutare in alto a sinistra l’insellatura verso cui dovremo dirigerci ed a aguzzare la vista per trovare l'assai nascosto inizio del vecchio sentiero che la raggiunge: per dare un riferimento, diciamo che esso si trova sulla sinistra a 130 metri dalla fine del ghiaione a quota 1800 mslm e non è facilmente individuabile nel punto di partenza, anche se subito dopo l’avvio esso si presenta in discreto stato di conservazione e sale di un centinaio di metri in maniera decisa (36%) fino all’insellatura (1899mslm).
Dopo un breve traverso per erbe la traccia diviene meno evidente e d’ora in poi sarà presente sul terreno solo a tratti: dopo il breve tratto traverso piega decisamente a sinistra, risalendo un piccolo ghiaione fino a portarsi a ridosso di una grande parete rocciosa alla cui base andiamo a destra per raggiungere dopo un altro transito tra mughi la base delle pareti rocciose, dove troviamo degli antri (2000mslm), utilizzati un tempo come ricovero da pastori e nei pressi dei quali possiamo trovare un piccolo segno di divisione del confine tra Forni di Sopra e di Sotto (una piccola croce incisa nelal roccia, vedi foto). Costeggiando gli antri ci portiamo sulla destra dove per valicare un sperone roccioso scendiamo una decina di metri e continuiamo oltre, mantenendoci poi grossomodo in quota fino a raggiungere per erbe e tagli di mughi (potremmo qui trovare una piccola sorgente) la base (2020mslm) del grande e magnifico catino sottostante al Clap Savon, che andremo a risalire comodamente per erbe fino a raggiungere quota 2110. Questo è un punto in cui non è facile orientarsi, in quanto sul terreno la traccia è introvabile e ci troviamo su prati senza molti punti di riferimento: qui sulla destra dovremmo prestare attenzione a trovare l’unico punto di passaggio tra le pieghe della montagna sotto uno spuntone roccioso al fine di evitare transiti con salti.

Conviene prendere come riferimento la quota (2110mslm) e mantenersi lungo un traverso per erbe, che dopo avere aggirato uno spuntone roccioso, si conclude in una breve discesa che raggiunge il comodo punto di passaggio, che continua poi lungo un evidente taglio tra mughi: da qui in poi la traccia ricompare in modo molto chiaro dirigendosi verso la conca erbosa che anticipa il Pian delle Streghe. Nella valletta a quota 2058 il sentiero si immette sul CAI 212 proveniente da forcella Rancolin e sale debolmente in direzione del Pian delle Streghe (2070mslm), luogo incantevole sulla pendice Ovest del monte Zauf. 
Da qui inizia una salita impegnativa per ghiaione che ci conduce fino alla Forcella del Bivera (2329mslm).
Dalla forcella possiamo seguire a destra le tracce informali che senza passaggi complessi in una ventina di minuti ci conducono alla cima del monte Bivera (2474mslm).
Rientrati in forcella del Bivera, seguiamo la linea di cresta Est del Clap Savon e ci incamminiamo verso la cima, prestando attenzione ad alcuni tratti che presentano una certa esposizione e che per questo sono stati dotati di corda. 
Dalla cima del Clap Savon (2462mslm) scendiamo lungo la comoda traccia del CAI 210 che giunge a forcella Chiansaveit (2051mslm), da dove scende a sinistra per rientrare prima a casera Montemaggiore (1718mslm), poi si conclude alla casera bivacco Francescutto.

Percorso con: Luca Leschiutta
 

Fondo del percorso