POFFABRO (CRESTA DI RAUT - PARTE 4) - forcella Racli - cima Ortat - cima Clap del Paredach - Tre Creste - forcella Capra

DATI
Lunghezza: 11.3 Km - Km sforzo: 25.9 Kmsf - Salita: 1465 m - Discesa: 1465 m - Dislivello totale: 2930 m - Altitudine minima: 586 m slm - Altitudine massima: 1854 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Sconsigliato
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
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Vita in più
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Relazione a cura di: Ciro Antonio Francescutto
Relazione aggiornata a: giugno 2024
CARATTERISTICHE - L'alta via del Raut è uno splendido percorso che decorre lungo la cresta del massiccio del Raut, in gran parte per tracce informali. Il tratto qui descritto tra forcella Racli e forcella Capra transita per le cime dell'Ortat, del Clap de Paredach e delle Tre Creste, risultando uno dei più panoramici della percorrenza. Come tutta la percorrenza di cresta non consente di trovare acqua. Presenta un unico passaggio complesso, agevolato da una corda metallica di 2 metri. 

DESCRIZIONE - Dal monastero di Santa Maria (la sua fontanella esterna è l'ultimo punto acqua potabile disponibile) procediamo a destra lungo un tratto di strada asfaltata di circa 300 metri presso località Taviela: oltre questa nei pressi del tornante dopo l'inizio della pista forestale vi è una sbarra (alla fine dell'abitato vi sarebbe anche sulla sinistra un sentiero che per prato accorcia tagliando il tornante), oltre la quale si prosegue e brevemente si incontra sulla destra il poco evidente inizio del sentiero CAI 968, che sale ininterrotto fino a forcella Racli. Pochi metri dopo aver imboccato la traccia, occorre prestare attenzione ai segnavia CAI perché nel tratto più basso esso viene intersecato più volte da un sentiero informale che sale a zig zag più morbidamente rispetto alla più verticale traccia CAI, che viene attravrsata per una decina di volte.
Il sentiero sale inizialmente nel bosco, essendo ben segnalato e riconoscibile dai segnavia biancorossi, anche se soprattutto d'estate in alcuni tratti l'erba alta può renderlo non sempre ben visibile.
A circa metà salita a quota 1070 mslm, in mezzo ad una fitta pineta, si trova la Baracca della Forestale (1070mslm), un tempo ridotta ad un rudere ma recentemente oggetto di un bellissimo restauro (soprattutto all'interno) da parte di alcuni volontari privati, e che quindi ora può essere utilizzata come ricovero.
Al termine della pineta (quota 1260) inizia il tratto più ripido che decorre per i prati delle ampie pale fini a portarsi a ridosso dei paretoni sommmitali
La parte finale si incunea nella canlina della forcella: qui in particolare va prestata attenzione a quando potrebbe non venire notata una freccia rossa che indica a destra la deviazione del sentiero che esce dal piccolo canalone, il quale altrimenti ci inviterebbe a proseguire dritto diventando poi impercorribile.
Da forcella Racli (1590mslm) sella la vista panoramica è spettacolare: oltrepassiamo la sella scendendo sul versante Nord per pochi metri fino ad individuare sulla sinistra la traccia che decorrendo per cresta sale in direzione dell'Ortat. La traccia risulta quasi sempre ben evidente sul terreno ed intuitiva: vi sono rari bollini rossi che tornano utili nei pochi punti in cui sul terreno il sentiero non si presenza evidente e non vi sono passaggi critici: solo in alcuni brevi va prestata attenzione ad una leggera esposizione. Il decorso si caratterizza per numerosi saliscendi e risulta sempre ampiamente spettacolare e scenografico,  abbracciando sul versante rivolto alla pianura l'intero FVG ed il mare, mentre su quello a Nord le numerose cime delle vallate interne.
Raggiungiamo agevolmente la cima del monte Ortat (1670mslm), oltre cui scendiamo per poi risalire ad una seconda cima a quota 1760mslm, da cui nuovamente scendiamo fino ad incontrare l'unico punto complesso della percorrenza: un salto verticale su una piccola lastra di roccia solida di 2 metri che si conclude su una forcellina e dove un'utilissima fune metallica rende possibile la discesa. In altenativa dovremmo rientrare di circa 300 metri sulla cresta e circumnavigare l'ostacolo per mughi e larici sul versante Nord, fino a riportarci alla forcellina o sulla linea di cresta.
Dopo un altro tratto di comoda cresta giungiamo alla base della impegnativa ma breve salita che si conclude alla cima del Clap de Paradach (1841mslm): sul versante opposto continuiamo seguendo la linea di cresta sempre densamente spettacolare, fino a giungere ad un rilievo denominato Tre Creste (1854mslm), così chiamato per essere anche la confluenza tra la cresta del Raut e la cresta del Basson, che scende sul versante Nord del Raut. 
Qui ci attende una pendente discesa, che transita a fianco di uno scenografico occhio nella roccia, attraverso cui andiamo a ddare un occhiata alla pianura, quindi riprendiamo la cresta che ci accompagna verso l'ormai vicina forcella Capra: la cresta si conclude però su di un salto invalicabile, proprio sopra la forcella, per circumnavigare il quale rientreremo di una cinquantina di metri nei pressi di una piccola selletta, dove individueremo una abbastanza comoda discesa sulla destra da cui raggaiungere forcella Capra (1824mslm); dallo stesso punto della selletta, anche sulla sinistra scende una traccia che si conclude sul versante Sud, poco sotto forcella Capra. 
Iniziamo le manovre di rientro, scendiamo dalla Capra sul versante anteriore delle pale alte del Raut lungo il CAI 967 calandoci fino a quota 1645mslm, quando lasciamo il sentiero principale CAI che vira a destra, per continuare a scendere per una traccia informale di un sentiero CAI dismesso, per una quarantina di metri fino a quota 1630mslm, dove la traccia devia decisamente a sinistra per attraversare lungo un traverso per erba in discesa (-30%) gli immensi pratoni alti fino a portarci in 330 metri sul versante Est del ghiaione che scende dal Paredach. A metà del traverso incontreremo una lapide commemorativa di Mario del Tin (32 anni) e di Vittorio Di Bon (24 anni) deceduti nel dicembre 1956 (Signore, lasciaci qui per proteggere il cammino di chi sale, dona ai loro cuori la tua gioia e fa lieto il loro ritorno).
A quota 1530mslm individuiamo una piccola canalina di ghiaia lungo cui ci caleremo comodamente in modo verticalissimo fino all'incrocio con il Frassati (870mslm): la parte più alta è un sottile corridoio di ghiaie sottili, che scende verticalmente e morbidamente per gli immensi pratoni, quindi dopo avere attraversato una piccola fascia alberata ci si sposta a sinistra e dopo un breve tratto su erba, da quota 1050msl riprendiamo a scendere su comode ghiaie fino ad incrociare il sentiero Frassati (CAI899) a quota 870 mslm.
Qui andiamo a sinistra, percorrendo il comodo sentiero che transita a fianco della presa dell'acquedotto, ove troveremo l'unico punto ove sicuramente trovare acqua (700mslm) nei pressi del Rugo delle Brente: il sentiero esce su una strada asfaltata nei pressi di Pian delle Merie: la percorriamo per un centtinaio di metri fino ad individuare sulla sinistra il rientro sul sentiero Frassati, percorrendo il quale giungiamo al punto da cui eravamo partiti.

Percorso con: Franco Vallar

DISTANZE E TEMPI DI PERCORRENZE
 

TrattoDistanza (km)Salita (m)Discesa
 (m)
Tempo in movimentoTempo con soste
Monastero - forcella Racli3,1986131h 13'2h 00'
forcella Racli - forcella Capra2,63961751h 02'1h 57'
forcella Capra  - Monastero5,67612761h 23'1h 55'


Monastero - forcella Racli:       3,1 km,   D+ 986m, D-  13m,   tempo di percorrenza 1 h 13' (in movimento) 2h 00' (con soste)
forcella Racli - forcella Capra:  2,6 km,  D+ 396m, D- 175m,   tempo di percorrenza 1 h 02' (in movimento) 1h 57' (con soste)
forcella Capra  Monastero:       5,6 km,  D+   76m, D- 1276m, tempo di percorrenza 1 h 23' (in movimento) 1h 55' (con soste)

DISTANZE E PENDENZE

- da Monastero ad inizio prati                    = 2,2km, con pendenza media =  28%
- da inizio prati a forcella Racli                  = 0,8km, con pendenza media =  43%
- da forcella Capra a traverso per pratoni = 0,5km, con pendenza media = - 36%
- da parte alta ghiaione a Frassati            = 1,4km, con pendenza media = - 47%

Fondo del percorso