I JAM 21 - il Calvario

DATI
Lunghezza: 5.2 Km - Km sforzo: 14.5 Kmsf - Salita: 930 m - Discesa: 930 m - Dislivello totale: 1860 m - Altitudine minima: 320 m slm - Altitudine massima: 1212 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Difficile
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
-
Vita in più
-
ore

Visualizza tabella degli alimenti

CARATTERISTICHE - Uno dei classici più frequentati tra le salite dello Jouf è l'impegnativa via del Calvario, il cui nome deriva dalle suggestioni che richiama la pendenza di un tratto intermedio di questa percorrenza
DESCRIZIONE - Partiamo dall’arco da cui origina la strada della Valpiccola e saliamo per 500 metri fino a giungere dietro il castello, ove nei pressi di una grande curva verso sinistra troviamo sulla destra un sentiero (troi di San Giacomo) che dopo 150 metri si innesta sulla vecchia mulattiera che passava dietro il castello: saliti  per altri 100 metri incrociamo la strada Napoleonica e continuiamo oltre (troi di Spessigiu) fino ad incrociare la strada della Valpiccola, ove il tratto nei pressi di un pilone inizia a farsi più impegnativo fino a reincontrare la conclusione della strada della Valpiccola dove essa da una mulattiera si trasforma in largo sentiero: pochi metri avanti giungiamo nei pressi dell’incrocio (500mslm) tra CAI 899 (che prosegue dritto avanti a noi) ed il CAI 983, su cui ci immetteremo a destra proseguendo per 700 metri (22%) fino a giungere al Clap del Pater Nostri (662mslm). Da qui saliremo in breve sulla grande mulattiera anteriore del monte Jouf fino a giungere al successivo tornante Gariup, da cui origina un sentiero su cui ci immetteremo per 240 metri fino a giungere ad un trivio dove abbandoneremo la traccia CAI che continua a sinistra per proseguire dinnanzi a noi sul “precalvario”, un tratto discretamente impegnativo che dopo 380 metri (26%) giunge ad un incrocio con il troi di val Nuiar che continua a sinistra in direzione del piazzale dello Jouf, mentre noi proseguiremo dritti iniziando il vero Calvario, una salita che inizia dopo una cinquantina di metri nei pressi di una piccola pozza visibile a sinistra e termina dopo 350 metri nei pressi della ricongiunzione col CAI 983, (970mslm) dopo essere salito con pendenza media del 35%. La pendenza poi si smorza e dopo 150 metri giungiamo in un punto panoramico fornito di panchina intitolata a Claudio Colussi, quindi dopo un altro centinaio di metri esce dal bosco per entrare sull’altipiano dello Jouf e continuare come mulattiera per altri 500 metri (14%) fino a giungere al piazzale dello Jouf (1100mslm).
Dal piazzale ammireremo la bellezza dell'altipiano, la sottostante malga Jouf sopra cui si staglia l'imponente profilo del monte Raut (2025mslm). Continueremo lungo la mulattiera che troveremo (guardando la cima del Raut) a sinistra in direzione della cresta della cima per altri 360 comodi metri (12%), fino ad individuare ancora a sinistra la traccia che si dirige verso la cresta. Con altri 300 metri (15%, a pendenza ingravescente) ci porteremo nei pressi della croce dello Jouf (1203mslm) dove il panorama sulla pianura sottostante è davvero notevole: per raggiungere la meno nota e poco gettonata vera cima del monte dovremo dirigerci verso le antenne e seguire il sentiero CAI 983 che decorre lungo la cresta.
Inizieremo un tratto molto bello con vista sul sottostante lago di Ravedis e sul monte Fara (1342mslm) che scende per un tratto di 300 metri fino a giungere ad una sella (1160mslm), da cui lasceremo a sinistra le tracce del CAI983 per attraversare i prati che troviamo dinnanzi: seguendo la traccia raggiungeremo dopo gli ultimi 300 metri di salita (15%) la vera cima del monte Jouf (1212mslm)
Fondo del percorso

Flora e fauna