I JAM 11 - Il troi de la Faleta: il calvario posteriore

DATI
Lunghezza: 6.2 Km - Km sforzo: 14.7 Kmsf - Salita: 846 m - Discesa: 80 m - Dislivello totale: 926 m - Altitudine minima: 429 m slm - Altitudine massima: 1212 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Difficile
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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CARATTERISTICHE – Noto anche com "calvario posteriore" il percorso sale lungo il versante possoto al più noto "calvario" del monte Jouf, poco conosciuto e discretamente impegnativo: raggiunge la conca di casera Piccoli, quindi l’altipiano dello Jouf: una bella alternativa d'estate perché il lato Nord dello Jouf consente una fresca salita in ombra. Sull’altipiano d’estate possibile tratto su erba alta (utili pantaloni lunghi). Acqua disponibile solo fino a strada dei Landri.
DESCRIZIONE – Partiamo da borgo Fornasatte (440mslm) in comune di Frisanco, che raggiungeremo percorrendo la strada della val Colvera, dove lo troveremo sulla sinistra 500 metri dopo avere oltrepassato le due gallerie. Parcheggiata la vettura, ci dirigiamo verso il minuscolo e pittoresco borgo attraversandolo lungo l’unica strada che si fa spazio tra le case per poi continuare come sentiero, infine scendere in direzione del ponticello sul torrente Colvera di Jouf, dopo essere transitati a fianco dal capitello “Conean”. Attraversato il ponte ci innestiamo sulla strada dei Landri andando a destra: dopo 1 km (2,5%) giungeremo nei pressi delle prese dell’acquedotto (460mslm) e da qui avanziamo per altri 900 metri (4%) fino ad individuare nei pressi del Landri Scur un rudere sulla destra, che secondo alcuni era la vecchia dogana del carbone che raccoglieva e smistava il carbone dalle numerose carbonaie presenti sul versante posteriore del monte. Di fronte alla “vecchia dogana” (490mslm) origina l’evidente sentiero denominato troi de la Faleta, un’impegnativa salita che giunge presso la conca di casera Piccoli in 1,4km con una pendenza media del 37%: la prima parte è un tratto verticale di 400 metri al 41% (attenzione a non farsi confondere dopo 300 metri da un bivio che ingannevolmente invita ad andare a destra), poi il sentiero vira a sinistra e continua per altri 370 metri (31%) fino ad unirsi ad un altro che sale da sinistra da un gruppo di ruderi sottostanti, quindi la parte finale sono altri 680 metri (38%, ingravescenti) che conducono nei pressi della conca di casera Piccoli (1015mslm).
Da qui percorriamo a destra lungo la vecchia mulattiera che la collega all’altipiano dello Jouf (in estate possibile tratto di erba alta), raggiungendo dopo 530 metri (9%) a sinistra la confluenza del sentiero denominato “calvario” a quota 1010mslm: da qui mancano gli ultimi 400 metri (11%) per raggiungere il piazzale del monte Jouf (1110mslm)
Dal piazzale ammireremo la bellezza dell'altipiano, la sottostante malga Jouf sopra cui si staglia l'imponente profilo del monte Raut (2025mslm). Continueremo lungo la mulattiera che troveremo (guardando la cima del Raut) a sinistra in direzione della cresta della cima per altri 360 comodi metri (12%), fino ad individuare ancora a sinistra la traccia che si dirige verso la cresta. Con altri 300 metri (15%, a pendenza ingravescente) ci porteremo nei pressi della croce dello Jouf (1203mslm) dove il panorama sulla pianura sottostante è davvero notevole: per raggiungere la meno nota e poco gettonata vera cima del monte dovremo dirigerci verso le antenne e seguire il sentiero CAI 983 che decorre lungo la cresta.
Inizieremo un tratto molto bello con vista sul sottostante lago di Ravedis e sul monte Fara (1342mslm) che scende per un tratto di 300 metri fino a giungere ad una sella (1160mslm), da cui lasceremo a sinistra le tracce del CAI983 per attraversare i prati che troviamo dinnanzi: seguendo la traccia raggiungeremo dopo gli ultimi 300 metri di salita (15%) la vera cima del monte Jouf (1212mslm)
Fondo del percorso

Flora e fauna