I JAM 2 - VerticalvarioJoufissimevolmente

DATI
Lunghezza: 4.7 Km - Km sforzo: 14.2 Kmsf - Salita: 948 m - Discesa: 35 m - Dislivello totale: 983 m - Altitudine minima: 293 m slm - Altitudine massima: 1206 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Medio
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - Ecco uno dei percorsi più impegnativi per raggiungere la cima: è la via direttissima, ossia la più breve (4,7km) e quindi al tempo stesso anche la più impegnativa (pendenza media 19%). Partendo dal centro di Maniago segue tutte le vie più verticali per salire: è quindi un percorso "obiettivo", che utilizzeremo una volta che ci saremo allenati sulle vie più semplici ed avremo guadagnato una buona forma fisica. La traccia è ben segnalata, il fondo è curato ed è una delle diretrici più frequentete per chi ama salire in cima
DESCRIZIONE - La partenza è dall'arco di via Castello, all'inizio della strada della Valpiccola (numerose le possibilità di parcheggiare vicino). Saliamo lungo l'asfalto e subito dopo il primo tornante individuiamo sulla sinistra una scorciatoia su sentiero di una quarantina di metri che conduce direttamente a fianco del castello. Proseguiamo per un centinaio di metri su asfalto fino ad individuare sulla destra nei pressi della curva l'inizio del troi di San Giacomo, breve sentiero che dopo 150 metri si congiunge alla mulattiera che sale da destra. Proseguiamo in salita per un centinaio di metri fino ad incrociare una mulattiera che decorre pianeggiante: è la antica strada napoleonica. Una volta attraversata individuiamo dal lato opposto della curva un sentierino che sale: è il troi "la mont di Spessigu", che dopo un centinaio di metri attarversa la mulattiera della Valpiccola e continua oltre passando in una zona pratusa nei pressi di un pilone delle linee elettriche: saliti di circa 200 metri il troi di Spessigu conflusce in un largo sentiero che proviene da destra (è la parte finale della mulattiera della Valpiccola che avavmo poco prima incrociato) e su cui ci immetteremo, sempre in direzione di salita. Dopo una trentina di metri giungeremo ad un importante incrocio tra il CAI 899 (Frassati), che prosegue dritto ed il CAI 983 che sale in direzione del Clap: ci troviamo a quota 480 metri e dopo una distanza di 670 metri di sentiero pendente mediamente al 27%, giungeremo a quota 660 nei pressi del capitello del Clap del Pater Nostri, occasione decisamente panoramica per concederci una sosta. Subito sopra il Clap raggiungeremo la mulattiera del monte Jouf che seguiremo per un centinaio di metri fino a giungere al suo secondo tornante (Gariup), ove troveremo l'inizio di un sentiero che dopo 250 metri ci condurrà al trivio dove non seguiremo nè la traccia di sinistra (quella che porta alla cresta di Sud Est), nè quella indicata CAI a sinistra (che prosegue per la valle delle pozze), ma andremo dritti dinannzi a noi per salire lungo il notissimo tratto denominato Calvario...un nome che è tutto un programma! Percorriamo i suoi primi 350 metri (pendenza 26%) quando a quota 840 mslm giungeremo ad un evidente crocevia tra sentieri e dove non continueremo dritti davanti a noi lungo quello che è il Calvario propriamente detto e che si dirige sull'altipiano tra malga Jouf e casera Piccoli, ma gireremo a sinistra lungo il troi val di Nuiar. Altri 300 metri belli ed impegnativi (25%) che nei pressi di un ghiaione (917mslm) si ricongiungono al CAI 983, che in questo tratto prende il nome di troi dal Codul. Dopo 160 metri (37%) incontreremo la Madonnina dell'Est (977mslm): da qui altri 250 metri (29%) per giungere nei pressi del Landri del Codul (1050mslm), una piccola ex cava da cui si estraeva la pietra (da cui il nome "Codul"). Infine con altri 250 metri (23%) raggiungeremo il piazzale dello Jouf (1110mslm), da cui ammireremo l'altipiano dello Jouf, la malga Jouf e davanti a noi l'imponente profilo del monte Raut. Continueremo lungo la mulattiera che troveremo a sinsitra in direzioen della cresta della cima per altri 360 comodi metri (13%), fino ad individuare ancora a sinistra la traccia che segue la cresta in direzione della cima. Con altri 300 metri ci porteremo alla croce dello Jouf (1203mslm) dove il panorama sulla pianura sottostante è davvero notevole: per raggiungere la meno nota e poco gettonata vera cima del monte dovremo dirigerci verso le antenne e seguendo il sentiero CAI 983 che decorre lungo la cresta inizieremo molto bello con vista sul lago di Ravedis e sul monte Fara che scende fino a giungere dopo un tratto di 300 metri ad una sella (1160mslm), da cui lasceremo a sinistra le tracce del CAI per attraversare infine i prati che troviamo dinnanzi e seguendo la traccia raggiungeremo dopo gli ultimi 300 metri (15%) la vera cima del monte Jouf (1212mslm)
Fondo del percorso
Informazioni a 4 zampe

Percorso spesso ripido, ma comunque tecnicamente facile per un cane: è necessario un buon allenamento.

Acqua: se la stagione non è secca, si trova facendo una deviazione di pochi metri (cioè procedendo dritti verso il Calvario) al crocevia a m. 840. La potabilità della pozza è comunque alquanto dubbia anche per un cane, quindi meglio portarne.
Ombra: il percorso si svolge quasi tutto nel bosco, quindi all'ombra. Trattandosi di un versante soleggiato, in estate può essere comunque caldo.

Flora e fauna