Interessante e grazioso elemento decorativo della nostra flora. Nasce da un bulbo ricoperto di fibre intrecciate, ha foglie rigidette lanceolato-acuminate, scapo alto fino a 50 cm, terminante con una spiga di 3-7 fiori tutti disposti su un lato. Fiori di colore rosa carico volgente al porporino. Malgrado l’attributo di palustre non è legato ad ambienti acquitrinosi, cresce su pascoli e pendii erbosi. Sul Jouf possiamo incontrarlo in Valpiccola, Ravedai, Coi di Maniagolibero, pascoli alti. Specie protetta, inclusa nella Lista Rossa Nazionale e nell’allegato II della Direttiva “Habitat”

Arbusto caducifolio alto fino a 3 m con rami feltrosi, grigi, molto flessibili. Le foglie sono semplici, ovali, seghettate, tomentose di sotto, rugoso-reticolate. Fiori bianco-crema in corimbo ombrelliforme, posti all’estremità dei rami. I frutti sono raccolti in infruttescenze piatte o a cupola. Sono drupe che contengono un solo seme ed hanno la caratteristica di essere ovali e compresse. Prima sono verdi, poi rosse e alla fine nere, commestibili. La Lantana si trova ai margini dei boschi, nelle macchie, in luoghi rocciosi e su pendii soleggiati. Nel Jouf si trova sparsa un po’ dappertutto, specialmente a sud. Nome locale dei frutti: Uva pagugna

Albero alto fino a 25 m, introdotto in Europa dal Nordamerica nel 1601 dal botanico J. Robin, in seguito si diffuse in parecchi paesi europei tra cui l’Italia. Pianta alquanto frugale, si adatta a qualsiasi tipo di terreno, si riproduce sia per seme che per stoloni sotterranei; le piante giovani sono molto spinose. Fiori bianchi in densi racemi penduli molto profumati, ricchi di nettare, molto apprezzati dalle api, che producono un miele particolarmente pregiato. I fiori vengono usati anche in cucina, ma attenzione a non scambiarli con quelli gialli del maggiociondolo, molto velenosi. Usato anche come pianta ornamentale e per il consolidamento di terreni franosi. Il legno è duro, elastico, resistente, facile da fendere, ha una durevolezza eccezionale per cui viene usato per pali da vite, doghe per botti, parchetti e anche come legna da ardere. Nel Jouf è abbastanza comune, ma alle quote più alte diventa molto raro. Localmente chiamato Cassia

E' uno degli uccelli più comuni in montagna, il cui canto inconfondibile ci accompagna nel corso delle escursioni nei boschi alpini. Nidifica fino a oltre i 2000mt di quota e costruisce il nido a forma di coppa prevalentemente tra i rami degli Abeti. In inverno lo si può vedere in stormi molto numerosi, spesso assieme ad altri fringillidi come ad esempio le Peppole, mentre si nutre di semi specialmente nei campi coltivati. Il maschio ai lati del capo e sul petto presenta una bella colorazione rosso ruggine, mentre la femmina ha il petto biancastro.