Dalla Chiesa della Madonna della Salute si attraversa la strada provinciale e s’imbocca una stradina che dopo 400 metri incrocia, in corrispondenza di un capitello, Via Montenero. Si svolta quindi a sinistra e dopo 150 metri a destra costeggiando il canale di scarico fino a incrociare la partenza del sentiero CAI 987. Il sentiero sale tra boschi e radure con pendenza regolare e non troppo accentuata. Dopo aver percorso …..mt e un dislivello di 550 mt. seguendo scrupolosamente la segnaletica CAI si giunge a un bivio ben evidenziato con tabelle dove s’incrocia il sentiero MV02 (giallo/blu) che prenderemo svoltando a sinistra (Troi dei Vols). Su questo bivio ripasseremo anche al ritorno. Il sentiero sale nel bosco e dopo pochi minuti attraversa nuovamente la strada e prosegue abbastanza ripido zigzagando (da questo il nome Troi dei Vols) sul grande prato antistante casera Rupeit. La casera è un ottimo esempio di recupero e restauro fedele e rispettoso dei caratteri originari e fornisce riparo e possibilità di pernottamento in qualsiasi stagione (quota 1275 slm). La discesa avviene attraverso il sentiero CAI 988 ben segnalato e che scendendo dolcemente incrocia in località Palis (fine della strada) il sentiero CAI 987 che percorreremo fino all’incrocio con il MV02 dove siamo passati all’andata (quota 850 slm). Qui svolteremo a sinistra, seguendo la segnaletica giallo/blu e facendo attenzione a un bivio tabellato giungeremo nell’area attrezzata di Vals Corona. Proseguendo lungo il sentiero MV02 dopo un chilometro si attraversa nuovamente la strada asfaltata e percorsi 50 metri si abbandona il sentiero MV02 per svoltare a sinistra e scendere lungo il sentiero del Cjasarile, non segnalato ma molto evidente. Dopo aver percorso …..mt. e 300 di dislivello si giunge all’imbocco della galleria del Cjasarile dove incroceremo il sentiero MV07 (giallo/blu) del Cjasarile-Bennata. Prima di salire sul muraglione possiamo fare una piccola deviazione a destra, dove dopo circa 200 metri si può visitare la sorgente del Cjasarile, recentemente recuperata con le opere di adduzione dell’acqua servita per i lavori di costruzione delle opere idrauliche tra il 1900 e il 1905. Ritornati sul nostro percorso si sale lungo i scalini sopra il muraglione del canale e qui inizia un tratto attrezzato con adeguate protezioni (circa 600 mt.) che ci consente di visitare una parte importante delle opere idrauliche che servivano la centrale idroelettrica di Malnisio: il canale, il bacino di calma e lo sfioratore. La disponibilità dell’acqua proveniente da una sorgente interna alla galleria del Cjasarile ha consentito di recuperare l’ex bacino di carico a oasi naturalistica con una varietà molto interessante di flora e fauna. In prossimità di un ponticello, dove il sentiero MV07 incrocia il sentiero CAI 987, svoltiamo a sinistra e seguendo la segnaletica giallo/blu dopo aver costeggiato il canale di scarico incrociamo Via Montenero dove gireremo a sinistra e quindi, al capitello a destra.
Percorso proposto da: Mario De Biasio