Montereale (Madonna della Salute) - casera Rupeit – Valfredda - c.ra Giais

DATI
Lunghezza: 19.8 Km - Km sforzo: 33.7 Kmsf - Salita: 1392 m - Discesa: 1392 m - Dislivello totale: 2784 m - Altitudine minima: 286 m slm - Altitudine massima: 1426 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Difficile
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
Risparmio
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Vita in più
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Spettacolare e panoramico percorso, molto impegnativo per lunghezze e dislivello, che raggiunge casera Rupeit e casera Giais. Percorso utilizzabile da chi vuole dirigersi a Barcis, facendo tappa a casera Rupeit o a chi è diretto in Piancavallo, fermandosi a casera Giais.
 
Partenza: chiesetta della Madonna della Salute, sulla strada Provinciale-29 in località Malnisio, poco prima di entrare in località Grizzo
 
Spalle alla chiesetta della Madonna della Salute, attraversa la SP-29 ed incamminati lungo la stradina sterrata che sta difronte (presta attenzione che ve ne sono due: imbocca quella più a destra), procedendo per 400 pianeggianti metri, fino a giungere nei pressi di un capitello di pietre sull’asfaltata via Montenero, sui cui volterai a sinistra, per un centinaio di metri fino ad individuare sulla destra un ponte su un canale da cui scenderai al rientro: tu procedi sempre dritto sull’asfalto transitando davanti alla splendida vecchia centrale idroelettrica di Malnisio che vedrai sulla destra (qui via Montenero cambia nome e giustamente diviene via Volta).
Procedi per altri 370 metri fino ad arrivare ad un incrocio (via Risorgimento, capitello sulla sinistra), in cui procederai dritto per altri 170 metri fino ad arrivare ad un altro incrocio (via al Monte) in cui girerai a destra in direzione di Cao Malnisio, valicando un ponte sul canale e procedendo dritto per altri 300 metri in debole salita ove la strada diviene via Piave alla fine della quale nei pressi della confluenza con via Concordia in curva che vira di 90° a sinistra puoi notare un piccolo slargo con una piccola fontanella d’acqua a rubinetto, subito a destra della quale inizia su una stradina sterrata il ben indicato sentiero MV05 (segnavia gialloazzurro) e da dove inizia la salita vera (attenzione ad una biforcazione all’inizio della salita: mantieni la sinistra seguendo il segnavia giallo-azzurro).
Il sentiero sale nel bosco bello ed impegnativo fino a giungere (dopo 1,4km ed una salita di 320 metri) ad un poco evidente incrocio ad H, in cui l’MV05 continua a destra in direzione osservatorio astronomico mentre tu invece procedi dritto/a sinistra in salita lungo la traccia principale segnata CAI 987 per un tratto di 650 metri impegnativi (27%, salita di +200 metri), quando individuerai una radura pianeggiante a destra che merita una deviazione di 50 metri per raggiungere un cocuzzolo pratoso, ove rifiatare e da cui godere uno splendido panorama. Rientrato sul sentiero mancano 250 metri (7%) per raggiungere la strada sterrata, lungo cui salirai a sinistra, incontrando dopo un centinaio di metri la casera della Pian della Corona sulla sinistra e procedendo da lì sulla sterrata per altri 500 metri (9%) in un tratto molto panoramico, fino ad individuare sula sinistra un cartello con la scritta “Cuol salaris”, che indica il punto in cui lasciare la strada sterrata e dirigersi a sinistra lungo il sentiero MV02 (segnavia giallo-azzurro), che sale lungo un panoramico crinale per 450 metri (18%) fino ad incontrare un poco evidente bivio in cui entrambe le vie salgono a casera Rupeit: quella di destra è la più semplice (quindi ti consiglio di rientrare per questa via), mentre per l’andata ti consiglio di procedere a sinistra lungo la più impegnativa ma anche più spettacolare via che passa dietro il cocuzzolo dello Zuccul Supigna (1052 mslm), vetta talora utilizzata come lancio di parapendii.
Ecco il tratto più duro del percorso, ma anche tra i più belli: il sentiero sale a zig-zag sui prati di “patùs”, in cui l’erba talora alta rende non sempre ben evidente la traccia, che è per questo segnalata con numerosi segnavia giallo-azzurri rialzati ad 1 metro. La lentezza della salita sarà ripagata dalla veduta sulla sottostante pianura e le vicine montagne Fara, Jouf, Raut, Monte Castello e le lontane Giulie: il chilometro si conclude a casera Rupèit (1275 mslm).
Spalle alla casera il sentiero CAI983 origina sul margine di destra della stessa, il primo tratto pianeggiante un po’ nascosto dall’erba alta e dopo 250 metri giunge ad un bivio che a sinistra conduce a casera Giais (CAI 988 e da cui rientrerai tra un pò), mentre tu procederai a destra sul CAI987A per un tratto di salita di difficoltà via via più ingravescente.
Dopo 90 metri (9%) giungerai ad un bivio in cui a destra si sale verso la Pala d’Atei, mentre tu andrai dritto seguendo le indicazioni per Barcis e le casere La Pala e Montelonga. Il sentiero prosegue in leggera discesa attraversando la “Val Fredda” con splendidi scorci verso il Monte Resettùm e la dorsale montuosa che collega il Monte Cavallo al Col Nudo, terminando nei pressi dell’incrocio con una strada sterrata, che attraverserai per proseguire dritto sul sentiero.
Dopo 250 metri di discesa (-13%) il sentiero raggiunge un poco evidente incrocio dove un cartello indica le casere Valfredda e Giais. Gira quindi a sinistra per iniziare le manovre di rientro lungo il sentiero con segnavia CAI 986 salendo per 750 metri (7%). La traccia del sentiero è ben evidente anche se i segnavia non sono molto recenti.
Dopo 340 metri (10%) giungerai ad una croce in legno a quota 1420 mslm ove ti girerai ad ammirare uno splendido panorama verso il gruppo “Duranno-Cima dei Preti”, che sicuramente non ti farà rimpiangere la fatica che hai affrontato: da qui inizia la discesa (-12%)
sempre lungo l’evidente sentiero fino a giungere nei pressi dei ruderi della casera Valfredda nei pressi di un bivio che a destra conduce nella ormai vicina (600 metri, -3%) casera Giais, verso cui ti dirigerai per una sosta prima del rientro. Ritorna sui tuoi passi per un centinaio di metri lungo il CAI 986, fino a ripasserai davanti al bivio da cui eri venuto poco fa scendendo da sinistra, mentre ora girerai a destra lungo il CAI 988, procedendo lungo un tratto in saliscendi, molto panoramico, ma in cui dovrai prestare grande attenzione dove mettere i piedi, in quanto eventuali cadute a destra risulterebbero rovinose: in basso puoi individuare il poligono di Cao Malnisio.
É un bellissimo tratto, con spettacolari vedute sulla pianura e sulla vetta della Pala d’Altei, in direzione casera Rupeit: dopo 850 metri ti ricollegherai al sentiero che avevi percorso all’andata.
Giunto nuovamente a casera Rupeit scendi davanti la casera prestando attenzione al poco evidente bivio in cui non andrai a destra lungo l’MV02 da cui eri salito, ma a sinistra per il più tranquillo CAI988 che scende dritto e di taglio al monte, inizialmente sentiero pendente, che nella parte finale diviene più largo e semplice (ex mulattiera) e dopo 700 metri nei pressi di una curva il CAI 988 continua a sinistra/dritto come sentiero scendendo ripidamente, mentre tu puoi deviare sulla più comoda ed agevole traccia di destra, che è un tratto di 800 metri di mulattiera che ti riporterà al bivio in cui al km 6 avevi deviato: procedi in discesa a sinistra fino a riportarti sulla strada sterrata da cui eri salito e lungo cui scenderai per altri 650 panoramici metri fino a superare la casera Vals Corona, dopo cui individuerai sulla destra il sentiero CAI987 da cui eri salito ed in cui ti incamminerai fino al bivio "ad H", ove devierai a sinistra seguendo il breve tratto di collegamento di 50 metri (segnavia giallo azzurro MV05 e CAI 987), per poi girare nuovamente a destra e procedere in discesa lungo il CAI987, che ti condurrà fino ad un ponticello, valicato il quale sarai giunto sull’asfalto di via Montenero. Prosegui a sinistra per un centinaio di metri, fino ad individuare il capitello di pietre dove a destra inizia una strada sterrata, che ti porterà dopo gli ultimi 400 metri al punto da cui eri partito.
 
Ha collaborato: Roberto Giacomello
Fondo del percorso
Informazioni a 4 zampe

Bell'itinerario sia su bosco che fuori, con tratti ripidi che saranno sicuramente apprezzati dai quadrupedi.

Acqua: presente solo all'inizio, al ponte prima di imboccare il sentiero. Ne va sempre portata vista la lunghezza e l'esposizione al Sole dell'itinerario.
Ombra: il percorso si svolge nel bosco fino al ripido prato che porta a Casera Rupeit (evitabile seguendo il sentiero CAI, che comunque esce su prati ma con pendenza più dolce), poi ne esce fino in Valfredda: qui si rientra nel bosco per uscirne nuovamente prima di casera Giais.
Avvertenze: fino a casera Rupeit è probabile trovare altre persone con il cane durante tutto l'anno, e a volte persino motociclisti.