Poffabro - forcella Racli (chilometro verticale)

DATI
Lunghezza: 3.5 Km - Km sforzo: 14.3 Kmsf - Salita: 1080 m - Discesa: 1080 m - Dislivello totale: 2160 m - Altitudine minima: 510 m slm - Altitudine massima: 1590 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Difficile
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
-
Vita in più
-
ore

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CARATTERISTICHE

Forcella Racli (1590 mslm) è una delle forcelle del crinale Est del monte Raut, compresa tra la Capra e la Salinchieit
Dal punto di vista sportivo è interessante perché si tratta di un ottimo chilometro verticale, utile test per allenarsi su questa specialità della corsa in montagna o per misurare le proprie capacità ascensionali.
Dopo il primo tratto di 600 metri (16%) da utilizzare come riscaldamento, a partire dal monastero di Santa Maria misureremo il nostro chilometro verticale: si tratta 1000 metri da salire in 3km, ad una pendenza media del 33,5%.
I primi 650 metri che conducono all'inizio del sentiero vero e proprio salgono con un tranquillo 13%, mentre i restanti 2,4km salg ono ad una pendenza media del 39,5%
 
DESCRIZIONE ITINERARIO

Dalla piazza di Poffabro ci si dirige verso la via lungo cui decorre la via Crucis, che si segue fino al monastero beneddino di Santa Maria, aiutati dai segnavia del CAI 899 (Frassati). Dal monastero (la sua fontanella esterna è l'ultimo punto acqua potabile disponibile) si procede a destra lungo un tratto di strada asfaltata di circa 300 metri: questa è chiusa poi da una sbarra, quindi si prosegue a sinistra sulla strada sterrata che attraversa un ruscello (è il tratto più semplice con soli 13% di pendenza). In breve tempo si icontra sulla destra il poco evidente inizio del sentiero CAI 968 che sale ininterrotto fino a forcella Racli. Pochissimi metri dopo aver imboccato la traccia, occorre subito prestare attenzione ai segni CAI che deviano a sinistra rispetto al ben più evidente (e lungo) percorso non segnato che continua dritto.
Il sentiero sale inizialmente nel bosco quindi su prati, essendo ben segnalato e riconoscibile dai segnavia biancorossi, anche se soprattutto d'estate in alcuni tratti l'erba alta può renderlo non benissimo visibile.
A circa metà salita, in mezzo al bosco, si trova la Baracca della Forestale, un tempo ridotta ad un rudere ma recentemente oggetto di un bellissimo restauro (soprattutto all'interno) da parte di alcuni volontari privati, e che quindi ora può essere utilizzata come ricovero.
Nella parte terminale vi è il tratto più ripido e difficile, in particolare va prestata attenzione attenzione a quando a circa 100 metri dallo scollinamento potrebbe non venire notata una freccia rossa che indica a destra la deviazione del sentiero che esce dal piccolo canalone, il quale altrimenti ci inviterebbe a proseguire dritto diventando poi impercorribile. Dalla sella la vista panoramica è spettacolare.

Il rientro - con cautela - avviene lungo lo stesso tragitto dell'andata. A quota circa 1250, soprattutto se l'erba è molto alta, è opportuno non lasciarsi fuorviare da evidenti tracce che scendono dritte (ma successivamente si perdono in un prato), osservando invece gli alberi alla propria destra in cerca del sentiero e dei segni CAI (sempre presenti).

Note:
* È possibile lasciare l'auto direttamente al monastero benedettino di Santa Maria: si accorcia la salita di circa 80 metri di dislivello, ma può essere più comodo trovare parcheggio.
* Nella prima parte del percorso, il sentiero interseca di continuo una traccia (persino più evidente) che sale su un percorso considerevolmente più lungo (e molto meno ripido). A meno che non la si voglia percorrere, è opportuno prestare sempre attenzione ai segni bianchi e rossi, soprattutto in discesa.
* In primavera la parte alta del percorso, sul prato, può essere innevata (lo si capisce subito osservando il monte dalla partenza). Questa neve è solitamente agevole (ancorché faticosa poiché il pendio è ripido) da attraversare, a meno che non ci si trovi lì al mattino presto o in una giornata fredda - nel qual caso è raccomandabile portarsi dei ramponi.
Fondo del percorso
Informazioni a 4 zampe

Escursione impegnativa fisicamente, ma senza particolari difficoltà per il cane. Per animali di piccole dimensioni, tuttavia, il ripido pezzo su erba e roccette prima di arrivare a forcella Racli può essere difficile.

Acqua: ruscello alla partenza, appena lasciata la strada asflatata per quella bianca. Ne va sempre portata, ma nelle giornate calde è fondamentale poiché la zona alta è a piena battura di sole.
Ombra: il percorso si svolge nel bosco nelle sue parti a quota bassa, poi da circa quota 1200 è su prato.
Avvertenze: In estate l'erba sotto forcella Racli può essere alta ed occorre prestare attenzione alle vipere.